POLITICA - Speciale elezioni politiche 2022

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SPECIALE ELEZIONI

POLITICHE 2022

25 settembre 2022


POLITICA -  SPECIALE ELEZIONI POLITICHE 25 SETTEMBRE

 2022


La guida alle elezioni politiche che in Italia si terranno nel 2022: la data del voto, la legge elettorale e quali sono i partiti e i candidati in campo.

Nel dettaglio, la data delle elezioni è quella del 25settembre 2022; un appuntamento importante, anche perché le prossime politiche in Italia vedranno l’entrata in vigore della riforma del taglio dei parlamentari, che è stata confermata dal referendum che si è svolto il 20 e 21settembre 2020.

Il prossimo Parlamento così sarà composto da 400 deputati e 200 senatori, per un taglio complessivo del 36,5% dei componenti di Camera e Senato. Salvo improbabili modifiche nei prossimi mesi, sarà confermato anche il Rosatellum come legge elettorale.

Ancora delle incognite invece in merito a quello che sarà lo scacchiere politico, con i sondaggi che al momento darebbero come favorito per la vittoria il centrodestra, a patto che la coalizione si presenti unita alle prossime elezioni politiche in Italia.


La legge elettorale attualmente in vigore in Italia è il Rosatellum, già utilizzato in occasione delle elezioni politiche del 2018. In virtù della riforma del numero dei parlamentari, verranno eletti 400 deputati e 200 senatori.

Il Rosatellum è una legge elettorale che prevede il 61% dei parlamentari eletti con il sistema proporzionale e il 37% con quello maggioritario attraverso dei collegi uninominali. Il restante 2% è riservato al voto delle circoscrizioni Estero.

Nella parte maggioritaria l’Italia viene suddivisa in diversi collegi uninominali sia per la Camera sia per il Senato: il candidato in corsa che risulterà essere il più votato, verrà automaticamente eletto in Parlamento.

Nella parte proporzionale, ogni listino può essere formato da un minimo di due fino a un massimo di quattro nomi, dove vige la quota di genere con nessun sesso che può superare il 60% dei candidati presentati. Non sono previste le preferenze con il listino che è “bloccato”: per eleggere gli eventuali onorevoli si procederà in ordine di lista.


La soglia di sbarramento è del 3% per quanto riguarda le singole liste e del 10% per le coalizioni, che di fatto sono state rintrodotte senza la presenza del voto disgiunto: la preferenza espressa a un partito varrà per il proporzionale e andrà direttamente al candidato nel collegio, mentre i voti dati solo al candidato saranno ripartiti in maniera proporzionale tra i vari partiti che lo appoggiano.



Tutto fatto nel centrodestra, con la coalizione che sarà formata da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati, la lista unitaria dei centristi (Udc, Coraggio Italia, Noi con l’Italia e Italia al Centro). In sostanza si tratta della stessa squadra che ha sfiorato la vittoria alle elezioni politiche del 2018.

La coalizione di centrosinistra invece dovrebbe essere composta da quattro liste: Democratici e Progressisti (Pd insieme ad Articolo 1 e Socialisti), Più Europa, Alleanza Verdi Sinistra (Verdi e Sinistra Italiana) e Impegno Civico (Di Maio).

Dopo la rottura con il Pd, Carlo Calenda farà squadra insieme a Matteo Renzi: oltre a Italia Viva e ad Azione, la lista unica del terzo polo comprenderà anche Lista Civica Nazionale dell’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

Corsa in solitaria invece per il Movimento 5 Stelle, che non ha trovato un accordo con il Partito Democratico oppure con il resto della sinistra.

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